La vocazione e l’identità del Festival è fortemente legata all’uso dello spazio naturale che diventa scenografia, con  un uso molto green degli allestimenti tecnici e con la consapevolezza di organizzare un festival sostenibile e attento al risparmio energetico. 

Che cosa significa oggi per un festival “essere sostenibile”? Quali obiettivi vanno perseguiti? quali pratiche devono essere adottate? nuove tecnologie e nuovi materiali possono aiutarci a ridurre l’impatto ambientale? questa nuova sensibilità ha un impatto nella produzione della manifestazione dei singoli eventi?

I festival sono luoghi di innovazione e sperimentazione ma lo sviluppo sostenibile richiede nuove competenze e nuove filosofie organizzative e professionali. Per rendere un evento sostenibile è necessario utilizzare un approccio globale, che investa tutte le fasi, dalla progettazione alla valutazione finale.

Il festival di Radicondoli, da tempo ha impostato il suo programma riducendo l’impatto tecnico semplificando al massimo gli allestimenti invasivi e valorizzando gli spazi architettonici con soluzioni scenografiche e tecniche  semplici e attente all’ambiente naturale.

Il festival di Radicondoli partecipa al gruppo di lavoro NON HO PAURA DEL BUIO un percorso di sensibilizzazione sull’inquinamento luminoso  e il risparmio energetico, nel contesto del progetto Reset realizzato da Fondazione Monte dei Paschi di Siena.